Stage Equitazione Comparativa


Vorrei innanzitutto dire che sono molto dispiaciuto di non aver potuto partecipare a questo evento che ritengo la base per un importante crescita di tutto quel movimento di persone che cercano di praticare un equitazione più rispettosa del benessere del cavallo.

Mi pare, da quanto letto sul web che non tutto sia andato per il meglio. Questo è comprensibile visto che si tratta di qualcosa di veramente nuovo che necessita giocoforza di un periodo di rodaggio prima di poter dare i suoi frutti. Mi permetto di dare qualche consiglio agli organizzatori e agli istruttori partecipanti sperando di essere di aiuto e nella speranza che tutto questo possa portare a dei risultati concreti. Innanzitutto trovo indispensabile trovare e codificare delle idee e degli obbiettivi comuni e cercare di fare il massimo sforzo per trovare una condivisione di idee che leghi tutti questi movimenti perché se si continua a litigare non si fa' altro che il gioco della FISE.

Io credo che ormai quelli che la pensano in un certo modo sono diventati la maggioranza, ma purtroppo sono divisi in “sette”, passatemi il termine, sempre pronte a litigare tra di loro e quindi non sono in grado di formare un fronte compatto che finalmente spazzi via il marcio che c'è nella FISE di cui i cavalli sono i primi a farne le spese. (Poi ne facciamo le spese anche noi perché buona parte dei soldi utilizzate dalla FISE sono soldi nostri, ma questo è un altro discorso)

Come giustamente ha detto Francesco Vedani non bisogna aver paura di esprimere i nostri pareri anche se fortemente critici, ma bisogna farlo per comprendere il perché delle differenti tecniche e non con secondi fini.

Ci dovrebbe essere un moderatore che stimoli il dialogo e lo canalizzi in questa direzione. Ad esempio AR Dressage Antonello Ruzittu dice che non condivide quasi niente della tecnica di Karl, il Dott. Mazzoleni dopo averne esaltato le capacita tecniche ed averlo paragonato a Nuno Oliveira se ne allontana. Bene allora se io fossi il moderatore vorrei sapere il perché di tutto questo. Se si tratta di antipatia personale, ok, ci può stare non si può e non si deve essere simpatici a tutti, ma se invece si pensa che nella tecnica di Karl ci sia qualcosa che non è completamente a favore del benessere del cavallo bisogna che venga fuori, bisogna parlarne, bisogna capire se in questo c'è un fondo di verità.

Per questioni commerciali o per altri motivi che io non conosco oggi c'è la tendenza a creare dei metodi che poi vengono prontamente brevettati, bisogna mettersi in testa che questo, alla lunga è controproducente.

Tutti i “metodi brevettati” nascondono trucchi e falsità, cerchiamo insieme di sviscerarli senza paura di perdere un pezzo del nostro orticello o di ammettere qualche svista, molto spesso si tratta solo essere più onesti nei confronti dei cavalli e dei nostri allievi.

Se riusciamo a vedere l'equitazione come una serie di esercizi di ginnastica utili al benessere del cavallo, come si può anche solo pensare di usare una serie di esercizi standard quando ci trova di fronte ad una serie infinita di esseri viventi diversi tra loro per morfologia, attitudine, età, storia personale ? Si rischiano di vedere e purtroppo si vedono situazioni al limite del grottesco, cavalli di diciott'anni rigidi e pieni di dolori costretti a sforzasi in improbabili esercizi di spalla in dentro perché la spalla in dentro è l'aspirina dell'equitazione o sparati in un trotto spacca anche perché il posteriore deve essere attivo !!!

Non bisogna poi dimenticare che in Italia la stragrande maggioranza degli agonisti pratica salto ostacoli e quindi, magari in futuro per non mettere troppa carne al fuoco, bisognerebbe capire se certe tecniche possano portare a risultati negativi per cavalli che poi devono essere utilizzati nel salto ostacoli. In questo campo sembra proprio esserci una grande confusione.

Mi pare inoltre che la presenza di un rappresentante della FISE sia non solo auspicabile ma necessaria. Possibilmente un tecnico di livello nazionale, giusto invitare anche il presidente, ma è necessaria la presenza di un tecnico per poter fare un confronto …....tecnico.

Quello del confronto con la FISE rimane sicuramente un tasto dolente, bisogna dire la verità, tutti quelli che stanno percorrendo una certa strada sono fortemente critici nei confronti della federazione, inutile nasconderlo. D'altra parte nonostante le parole del sig. Truppa che ci rassicura sul fatto che la figlia non usa redini di ritorno e rollkur il Dressage si è talmente allontanato dai principi a cui si ispirava che il confronto diventa veramente difficile. Che Valentina Truppa sia meno peggio di altri non ci può bastare e soprattutto quello che più dispiace è il fatto che diventi un punto di riferimento . Bisogna essere chiari, tutto il mio rispetto per una ragazza che sicuramente ha fatto tanti sacrifici, ma non può e non deve essere un esempio se si vuole intraprendere una strada che conduca verso un equitazione di qualità !!

Questo è un cavallo che soffre, i suoi occhi, le sue orecchie e la sua coda parlano chiaro!!!


Cercate di non fraintendere, niente di personale, è tutto il sistema che non va !!!


Comunque, per correttezza di informazione, anche nel mondo dell'equitazione accademica c'è ancora tanta confusione e cavalieri ben lontani dall'equitazione che dicono di praticare che vengono portati come esempio.

Come sempre niente di personale, solo il rammarico perché è un ragazzo che potrebbe montare molto bene. Il commento della signora Lahaye dice tutto. .Da notare che per fare certe cose non c'è bisogno di redini di ritorno.





Mi fermo qui, grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere tutto e agli organizzatori di questi eventi ai quali auspico di riuscire ad andare più a fondo nel confronto.

Un ultimo consiglio, almeno con un Cavallo lasciate un attimo da parte le tecniche, fermatevi a guardare il Cavallo, ascoltatelo, cercate di individuare insieme le sue necessità e non quelle del cavaliere, le sue potenzialità, le sue attitudini, cercate insieme di capire quale sia la ginnastica di cui necessita per stare bene e poi.........., eventualmente, si parlerà di come far capire al cavallo come praticare questa ginnastica e fargli comprendere quanto questa sia importante per lui.